Una bella notizia: COSEA AMBIENTE S.P.A. (il Gestore dei rifiuti nei Comuni della montagna bolognese e pistoiese) ha un nuovo Statuto e un Piano di sviluppo e consolidamento.


Valsamoggia, 27 Ottobre 2017
All’Amministratore Delegato
Mauro Sirani Fornasini, Philip Morris Manifacturing & Tecnology Bologna
Daniele Ruscigno, Sindaco del Comune di Valsamoggia
Fabio Federici, Assessore alle attività produttive, Comune di Valsamoggia
Angela Alimonti, Presidente Consiglio Municipio di Crespellano
Gentilissimo Mario Sirani Fornasini,
in riferimento al prossimo incontro nel Consiglio di Municipalità di Crespellano, promosso dalla Presidente Alimonti, per la serata di venerdì 27 ottobre ’17,facciamo seguito alle numerose proficue relazioni che abbiamo avviato con la vostra azienda, a seguito dell’apertura del vostro nuovo stabilimento a Crespellano.
Un’operazione industriale che non possiamo che salutare con favore, alla luce della valorizzazione del patrimonio tecnico industriale della nostra regione nel settore del packaging, riconosciuto dal vostro investimento economico e occupazionale sul territorio.
Abbiamo apprezzato la vostra disponibilità ad organizzare per noi di LEGAMBIENTE una visita in alcuni reparti dello stabilimento, oltre che alle risposte che avete sempre fornito in maniera puntuale ai nostri quesiti, sia nel momento preliminare che nel corso della visita.
Ciò ci ha permesso di registrare l’alto livello tecnologico e di automazione del sistema produttivo, ma anche di rilevare alcuni dubbi che vi sottoponiamo, anche alla luce della vostra trasparenza.
L’impossibilità alla visita del reparto dello stoccaggio delle materie prime che riguardano il processo di preparazione delle bobine di tabacco che, presumibilmente, prevede concia e “sluggy” acqua / tabacco, ci ha lasciato alcuni dubbi sia sulla presenza di polveri e sulle possibili azioni di miglioramento del processo produttivo.
Essendo questo reparto, dal punto di vista dei consumi energetici e di impatto ambientale quello a maggior “rischio”, vi chiediamo di poter avere maggiori dettagli sui consumi energetici dell’utenza in rapporto ai quantitativi prodotti, con un vostro documento che certifichi i consumi dei vettori energetici (energia elettrica, gas, etc.), oltre che i consumi di acqua.
Vi chiediamo se sono previsti dei controlli sulle matrici acqua ed aria, ed eventualmente con quali metodologie e frequenze.
A tutela della popolazione residente, vorremmo avere rassicurazioni relativamente all’acqua di condensa, se va in atmosfera o scaricata nella rete fognaria, che potrebbe contenere sostanze potenzialmente pericolose.
Non avendo inoltre potuto appurare se le emissioni in acqua ed aria sono sottoposte ad un controllo su eventuali sostanze nocive, ci piacerebbe avere maggiori rassicurazioni documentate, su eventuali rischi (derivanti da possibili emissioni pericolose) o anche solo disagi (derivati da odori sgradevoli) agli abitanti dei dintorni e agli stessi lavoratori. Chiediamo se questo processo è monitorato dall’ASL?
Per quanto riguarda l’uso dell’acqua vorremmo discutere con voi di come velocizzare il percorso tecnologico che porti alla minimizzazione dell’utilizzo dell’acqua potabile all’interno del vostro processo produttivo.
Chiediamo gli studi dell’Istituto Superiore di Sanità riguardo alle emissioni interne ed esterne all’impianto produttivo.
Visti i grandi quantitativi di acqua utilizzati, crediamo fondamentale ricercare le migliori tecnologie disponibili sul mercato per il riciclo dell’acqua ed il contenimento del suo utilizzo, attraverso la razionalizzazione del processo produttivo che potrebbe portare, oltre a benefici ambientali, anche benefici economici per la vostra azienda.
Su questo campo siamo disponibili ad aprire un percorso congiunto per arrivare al risultato auspicato, ed a darne la corretta comunicazione mediatica.
Per quanto riguarda il tema dei trasporti, crediamo utile sviluppare delle strategie di mobility management per i lavoratori dello stabilimento, così come per le merci in entrata ed in uscita.
Auspichiamo che vogliate strutturare dei piani per la mobilità sostenibile dei vostri dipendenti, attraverso la promozione dell’utilizzo del trasporto pubblico su ferro, o con lo studio di un
trasporto collettivo aziendale (possibilmente con navette
elettriche) prendendo a modello quello che già stanno facendo grandi gruppi presenti sul territorio come Unipol.
Vorremmo concordare con voi, la proposta di condividere i nostri quesiti con le istituzioni di controllo come AUSL e ARPAE, oltre che con le rappresentanze sindacali.
In attesa di un Vs cortese riscontro, porgiamo distinti saluti.
Claudio Corticelli Nadia Bonora Giulio Kerschbaumer
Presidente del Circolo Segretaria Direttore Legambiente E.R.

Commenti

Post più popolari